Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5144 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:5144SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il subentro di un nuovo concessionario in un rapporto concessorio precedentemente intestato ad altro soggetto non determina automaticamente l'estinzione di ogni pretesa dell'amministrazione concedente nei confronti del precedente concessionario, in quanto il nuovo concessionario, con la sottoscrizione degli atti di accollo, ha manifestato la piena, totale ed incondizionata accettazione delle obbligazioni assunte ed eventuali debiti contratti dalla società cedente, ivi compresi quelli relativi al pagamento delle quote di prelievo sulle scommesse, del canone di concessione e dell'imposta unica. L'autorizzazione al subentro da parte dell'amministrazione concedente non implica una valutazione di convenienza dell'operazione per il nuovo concessionario, né una liberazione di quest'ultimo da eventuali debiti pregressi della società cedente, essendo tale autorizzazione finalizzata unicamente a verificare la sussistenza dei requisiti per il trasferimento della concessione nell'interesse pubblico. Pertanto, il nuovo concessionario non può invocare il legittimo affidamento sulla presunta estinzione di ogni debito pregresso in seguito all'autorizzazione al subentro, avendo egli stesso assunto consapevolmente l'onere di adempiere alle obbligazioni della società cedente.

Sentenza completa

N. 01600/2010
REG.RIC.

N. 05144/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01600/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1600 del 2010, proposto da:
“((omissis)) S.r.l.”, in persona del rappresentante legale pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso lo studio del primo dei suindicati difensori in Roma, ((omissis)) de’ Cesarini, n. 3;

contro

il MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE-AMMINISTRAZIONE AUTONOMA DEI MONOPOLI DI STATO, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato presso la cui sede domicilia per legge in Roma, Via dei Portoghesi n. 12;

per l'annullamento, previa sospens…

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