Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8027 del 26 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8027PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La circostanza aggravante della ingente quantità di sostanza stupefacente, prevista dall'art. 80, comma 2, del D.P.R. n. 309 del 1990, ricorre quando il quantitativo di droga oggetto della condotta, pur non raggiungendo valori massimi, sia tale da creare condizioni di agevolazione del consumo nei riguardi di un rilevante numero di tossicodipendenti, secondo l'apprezzamento del giudice di merito che, vivendo la realtà sociale del comprensorio territoriale nel quale opera, è in grado di valutare specificamente la ricorrenza di tale circostanza. Il superamento del limite quantitativo di 2.000 volte il valore-soglia determinato per ogni sostanza non comporta automaticamente la sussistenza dell'aggravante, dovendo il giudice valutare tutte le circostanze del caso concreto, tra cui l'eccezionalità del quantitativo sotto il profilo ponderale e la sua idoneità a soddisfare le richieste di un elevato numero di consumatori, anche in relazione alla realtà sociale del territorio di riferimento. La declaratoria di incostituzionalità della nozione di quantità massima detenibile non incide sulla validità dei criteri basati sul rapporto tra quantità di principio attivo e valore massimo tabellarmente detenibile, rilevanti ai fini della verifica della sussistenza della circostanza aggravante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/05/2015 della Corte d'appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. BASSI Alessandra;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso chiedendo che i ricorsi siano entrambi dichiarati inammissibili;
uditi i difensori, Avv. (OMISSIS) per (OMISSIS) e Avv. (OMISSIS) per (O…

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