Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23907 del 3 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:23907PEN

Massima

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La continuità criminosa tra reati associativi e reati-fine può essere riconosciuta solo se, al momento della costituzione del sodalizio criminoso, i reati-fine siano stati programmati nelle loro linee essenziali. Pertanto, il mero fatto che il soggetto abbia agito come capo o finanziatore di un'associazione per delinquere non è sufficiente a integrare il requisito della continuità, se i reati-fine non erano stati previamente ideati e programmati. Inoltre, la mera decisione di inserirsi in una fitta rete di relazioni finalizzate al narcotraffico con una pluralità di soggetti in un lungo arco temporale non può essere considerata di per sé sufficiente a configurare un unico disegno criminoso, essendo necessario che vi sia una effettiva e unitaria programmazione dei reati-fine sin dalla costituzione dell'associazione. Il giudice di merito, pertanto, correttamente ha escluso la continuità tra i reati giudicati con le due diverse sentenze, in assenza della dimostrazione che i reati-fine fossero stati previsti e voluti sin dal momento della costituzione dell'associazione criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 215/2012 CORTE APPELLO di MILANO, del 04/07/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

lette le conclusioni del PG Dott. GALASSO Aurelio che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'appello di Milano, in funzione di giudice dell'esecuzione, respingeva l'istanza proposta da (OMISSIS) di riconoscimento della continuazione tra i reati giu…

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