Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 12337 del 26 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:12337PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, non richiede la previsione di una specifica occasione per delinquere, ma una valutazione prognostica sulla possibilità di condotte reiterative, fondata sull'analisi accurata della fattispecie concreta, delle modalità realizzative della condotta, della personalità dell'indagato e del suo contesto socio-ambientale. Tale valutazione deve essere tanto più approfondita quanto maggiore sia la distanza temporale dai fatti, senza che sia necessaria la previsione di specifiche occasioni di recidivanza. Ai fini della scelta della misura cautelare, l'inadeguatezza degli arresti domiciliari può essere ritenuta quando elementi specifici in relazione alla personalità del soggetto, alla gravità e alle circostanze del fatto, inducano a ritenere che l'indagato possa essere propenso a violare le prescrizioni della cautela impostagli, sottraendosi all'osservanza dell'obbligo di non allontanarsi dal domicilio. La valutazione della misura cautelare più adeguata deve essere effettuata considerando la prognosi di spontaneo adempimento da parte dell'indagato, la sua pericolosità e la necessità di recidere i suoi attuali contatti con ambienti criminali, anche attraverso il continuo monitoraggio delle sue relazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta da:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Relatore

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Pa.Jo. nato a AUBAGNE(FRANCIA) il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 06/11/2023 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO
udita la relazione svolta dal Consigliere ALDO ESPOSITO;
lette/sentite le conclusioni del PG OLGA MIGNOLO
udito il difensore
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, il Tribunale di Palermo, in funzione di giudice del riesame, ha rigettato il ricorso proposto ai sensi dell'art. 309 cod. proc. pen. da Pa.Jo. avverso l'ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Marsala del 20 ottobre 2023 di applicazione della misura cautelare de…

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