Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36211 del 27 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:36211PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, redige una relazione di servizio, è tenuto a rappresentare in modo veritiero e completo i fatti di cui ha avuto diretta percezione, senza omettere circostanze rilevanti, anche se ciò potrebbe comportare l'emersione della sua eventuale responsabilità penale. L'obbligo di verità e completezza dell'atto pubblico non può essere sacrificato all'interesse del singolo pubblico ufficiale di sottrarsi alle conseguenze di un reato, non potendo egli invocare la scriminante dell'esercizio del diritto di difesa. Pertanto, l'omissione o l'incompletezza di informazioni rilevanti nell'atto pubblico, quando il contesto espositivo sia tale che la parzialità dell'informazione si risolve nella mendace negazione dell'esistenza di un fatto, integra il delitto di falso ideologico in atto pubblico. Ciò anche quando l'omissione riguardi fatti che, ove attestati, avrebbero potuto esporre il pubblico ufficiale a responsabilità penale. Inoltre, l'accompagnamento di una persona negli uffici di polizia per procedere alla sua identificazione, ai sensi dell'art. 4 R.D. n. 773/1931 e dell'art. 11 D.L. n. 59/1978, conv. in L. n. 191/1978, non integra il reato di sequestro di persona, in quanto si tratta dell'esercizio di un potere di coercizione riconosciuto e disciplinato dalla legge, a prescindere dalla commissione di un reato. Infine, l'aggravante dell'abuso di poteri o violazione di doveri inerenti alla qualità di pubblico ufficiale (art. 61, comma 1, n. 9, c.p.) è configurabile quando la condotta delittuosa sia stata realizzata mediante l'esercizio abusivo di poteri o la violazione di doveri connessi alla qualifica rivestita dall'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da

Dott. PISTORELLI Luca - Presidente

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Relatore

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Di.Pa. nato a C il (Omissis)
Ma.Da. nato a N il (Omissis)
Ru.Sa. nato a N il (Omissis)
Le.Er. nato a S il (Omissis)
avverso la sentenza del 11/07/2023 della CORTE APPELLO di NAPOLI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere CARLO RENOLDI;
udito il Pubblico ministero, in persona dell'Avvocato generale, PASQUALE FIMIANI, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilità dei ricorsi;
udito, per le parti civili Fe. e Sa., l'avv. GI.FR., che ha chiesto il rigetto dei ricorsi e ha depositato…

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