Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39383 del 23 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:39383PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, si differenzia dal concorso di persone nel reato continuato di detenzione e spaccio di stupefacenti per il carattere dell'accordo criminoso, che nel reato associativo è diretto all'attuazione di un più vasto programma criminoso, per la commissione di una serie indeterminata di delitti, con la permanenza di un vincolo associativo tra i partecipanti, anche indipendentemente ed al di fuori dell'effettiva commissione dei singoli reati programmati. Pertanto, per ritenere integrata la partecipazione all'associazione per delinquere, non è sufficiente il mero concorso in taluno dei reati fine riconducibili all'associazione medesima, ma occorre l'assunzione di un ruolo funzionale al sodalizio criminoso ed alle sue dinamiche operative, che sia espressione non occasionale dell'adesione al sodalizio e alla sua sorte, con l'immanente coscienza e volontà di farne parte e di contribuire al suo illecito sviluppo. La qualità di partecipe non consegue automaticamente allo svolgimento permanente e continuativo di un determinato compito o alla collaborazione con uno o più degli associati, essendo necessario verificare la consapevolezza di aderire e contribuire attivamente con il proprio apporto alla operatività di una associazione nella quale i singoli partecipi fanno convergere i loro contributi alla realizzazione del programma comune.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 19/01/2017 del Tribunale di Salerno;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. D'ARCANGELO Fabrizio;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona dell'Avvocato Generale Dott. ROSSI Agnello, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della ordinanza impugnata;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglim…

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