Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 766 del 2013

ECLI:IT:TARBO:2013:766SENT

Massima

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Il mancato rispetto delle norme urbanistiche previste dal piano regolatore generale, in particolare delle distanze minime tra gli edifici, comporta il diniego della concessione edilizia in sanatoria, anche qualora l'intervento realizzato possa qualificarsi come ristrutturazione. L'amministrazione comunale, a seguito di accertamenti tecnici, ha il dovere di verificare la conformità delle opere eseguite al progetto approvato e alle prescrizioni normative, senza che il privato possa contestare la veridicità di tali rilievi, in assenza di elementi probatori contrari. Il rispetto delle norme urbanistiche costituisce un requisito essenziale per l'ottenimento della sanatoria edilizia, a prescindere dalla natura e dall'entità delle opere abusive realizzate, in quanto finalizzato a garantire la corretta pianificazione del territorio e la tutela di interessi pubblici preminenti rispetto alle esigenze del singolo proprietario.

Sentenza completa

N. 00001/2004
REG.RIC.

N. 00766/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00001/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1 del 2004, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Bologna, via Marconi N.34;

contro

Comune di Ravenna, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Bologna, P.zza Aldrovandi 3; Dirigente Area Pianificazione del Comune di Ravenna;

per l'annullamento

avverso provvedimento di reiezione della domanda di autorizzazione in sanatoria pratica PG 47583/2003 - AC 5997/2003 del 9 ottobre 2003, notificata il 10 ottobre 2003;

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