La decadenza dalla concessione di acque minerali e termali può essere pronunciata dalla Pubblica Amministrazione quando il concessionario non adempia agli obblighi imposti con l'atto di concessione, ovvero non osservi le disposizioni di legge in materia, come il mancato versamento del diritto proporzionale annuo o la mancata adeguata valorizzazione e coltivazione del giacimento. Il provvedimento di decadenza, pur sintetico, deve essere adeguatamente motivato in fatto e in diritto, senza che la pendenza di progetti di valorizzazione della concessione possa di per sé escludere la legittimità della decadenza, ove sussistano i presupposti di legge. La giurisdizione sulle controversie relative alle concessioni di acque minerali e termali spetta al Giudice amministrativo, e non al Tribunale superiore delle acque pubbliche, in quanto la materia rientra nella disciplina delle miniere e non in quella delle acque pubbliche.