Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43502 del 9 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:43502PEN

Massima

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La confisca di valori prevista dall'art. 12-sexies della legge n. 356 del 1992 è una misura di sicurezza atipica, modellata sulla falsariga della misura di prevenzione antimafia, che prescinde dall'accertamento di un nesso di pertinenza tra il reato per cui è stata pronunciata la condanna e i beni da confiscare. La confiscabilità dei beni discende esclusivamente dalla condanna per uno dei reati indicati dalla norma e diviene obbligatoria quando sia provata l'esistenza di una sproporzione tra il valore dei beni posseduti e il reddito dichiarato, senza che il giudice debba ricercare un legame temporale ragionevole tra l'acquisto dei beni e la commissione del reato. La valutazione della sproporzione deve essere effettuata con riferimento ai singoli acquisti, ricostruendo storicamente il reddito dell'imputato al momento di ciascun acquisto, e non all'intero patrimonio al momento dell'applicazione della misura. Il giudice dell'esecuzione è competente a disporre il sequestro e la confisca di tali beni, a prescindere dalla tipologia di reato presupposto, qualora non sia stata fornita la giustificazione della loro provenienza lecita. La confisca, pertanto, opera come una presunzione di illecita provenienza dei beni, superabile solo attraverso la dimostrazione della loro legittima acquisizione da parte del condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VU. AL. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 411/2009 TRIBUNALE di TARANTO, del 25/01/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLA PIRACCINI;

Rilevato che il Procuratore Generale nella persona del Cons. Dr. Monetti chiedeva il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Il Tribunale di Tarante, quale giudice dell'esecuzione, accoglieva in parte l'opposizione presentata dal P.M. avverso il rige…

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