Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 27434 del 20 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:27434CIV

Massima

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Il magistrato che, nell'esercizio delle proprie funzioni, compia un'ingiustificata interferenza nell'attività di altro magistrato, prospettandogli errori valutativi commessi da colleghi e tentando di influenzarne l'autonomo percorso decisionale, realizza un illecito disciplinare ai sensi del D.Lgs. n. 109/2006, art. 2, comma 1, lett. e), a prescindere dall'effettiva lesione o messa in pericolo del bene giuridico tutelato, ossia l'indipendenza e la serenità di giudizio del magistrato destinatario della condotta. Tale comportamento, che denota una impropria commistione di interessi familiari e di ruolo istituzionale, è sanzionabile con la censura, non potendo essere considerato di scarsa rilevanza ai sensi del D.Lgs. n. 109/2006, art. 3-bis, in quanto compromette l'immagine del magistrato e il prestigio dell'ordine giudiziario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONI UNITE CIVILI

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RORDORF Renato - ((omissis)) f.f.

Dott. MAZZACANE Vincenzo - Presidente di Sez.

Dott. AMOROSO Giovanni - Presidente di Sez.

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI VIRGILIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. GRECO Antonio - Consigliere

Dott. MANNA Felice - Consigliere

Dott. BERRINO Umberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 12989-2017 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliata in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentata e difesa dagli avvocati (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE;
- intimati -
avverso la sentenza n. 37/20…

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