Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10899 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:10899SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di ingiunzione di demolizione di opere edilizie abusive può essere legittimamente adottato dall'autorità competente, ma è soggetto al potere di riesame e di autotutela della stessa amministrazione. Qualora l'amministrazione, all'esito del riesame, riconosca l'illegittimità del provvedimento impugnato, il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, con conseguente compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale e il buon andamento dell'azione amministrativa, attraverso il corretto esercizio dei poteri di autotutela da parte della pubblica amministrazione. L'amministrazione, infatti, è tenuta a riesaminare i propri provvedimenti e a rimuovere quelli riconosciuti come illegittimi, al fine di assicurare il rispetto della legalità e della correttezza dell'azione amministrativa, nonché di evitare un inutile dispendio di risorse pubbliche e private derivante dalla prosecuzione di un giudizio privo di utilità pratica. Il riconoscimento dell'illegittimità del provvedimento impugnato e la conseguente declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse rappresentano, pertanto, l'espressione del dovere di buona amministrazione e del principio di leale collaborazione tra amministrazione e cittadino, che impongono all'ente pubblico di rimuovere tempestivamente gli atti illegittimi e di evitare l'inutile protrarsi di un contenzioso giurisdizionale.

Sentenza completa

N. 09065/2013
REG.RIC.

N. 10899/2014 REG.PROV.COLL.

N. 09065/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9065 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 6;

contro

Roma Capitale, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. rep. 1234/2013 , n. prot. 69237/2013, del 27.05.2013 del municipio VI di Roma Capitale, recante: ingiunzione a rimuovere o demolire gli interventi di ristrutturazione edilizia e/o cambi di destinazione d'uso da una categoria all'altra, abus…

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