Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29061 del 18 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29061PEN

Massima

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Il possesso e l'uso di documenti di identità falsi, anche se apparentemente rilasciati da autorità straniere, integrano il reato di uso di atto falso, essendo irrilevante la provenienza del documento, in quanto ciò che rileva è la sua natura di falso materiale. Il giudice, nel valutare la personalità dell'imputato e la congruità della pena, deve tenere conto di tutti gli elementi emersi nel processo, senza limitarsi a considerazioni generiche, ma motivando adeguatamente le proprie scelte sulla base delle circostanze concrete del caso. Il principio di diritto è che l'uso di documenti falsi, indipendentemente dalla loro provenienza, costituisce reato, e il giudice deve motivare in modo esaustivo la determinazione della pena, valutando tutti gli elementi rilevanti relativi alla personalità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. SANDRELLI Gian G. - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Pao - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1311/2010 CORTE APPELLO di GENOVA, del 10/02/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr. Gioacchino Izzo, ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ri…

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