La destinazione urbanistica di un'area come "zona agricola" non implica necessariamente che l'area debba essere utilizzata esclusivamente per attività agricole, potendo essere legittimamente destinata anche ad altri usi compatibili con le esigenze di ordinato governo del territorio, come il deposito di veicoli oggetto di sequestro giudiziario. Infatti, la zona agricola ha un carattere "residuale" e può accogliere destinazioni d'uso diverse da quelle strettamente agricole, purché tali destinazioni non contrastino con la finalità di impedire un'ulteriore attività edificatoria o un congestionamento dell'area, mantenendo un equilibrato rapporto tra aree libere e aree edificate. Pertanto, la realizzazione di una pavimentazione finalizzata al deposito di veicoli sequestrati si inscrive nella logica ispiratrice del principio giurisprudenziale secondo cui la destinazione di un'area a verde agricolo non implica necessariamente che l'area debba soddisfare in modo diretto e immediato gli interessi agricoli. Di conseguenza, il diniego di inserimento nell'elenco di cui all'art. 8 del D.P.R. 571/1982, motivato esclusivamente sulla base della destinazione urbanistica a "zona agricola" dell'area, è illegittimo, in quanto tale destinazione non preclude la possibilità di adibire l'area alla custodia giudiziaria di veicoli sequestrati, trattandosi di una destinazione d'uso compatibile con le esigenze di ordinato governo del territorio.