L'occupazione sine titulo di un alloggio di edilizia residenziale pubblica non consente la regolarizzazione del rapporto locativo ai sensi dell'art. 20 della Legge Regionale Pugliese n. 10/2014 qualora l'occupazione non sia avvenuta da almeno tre anni alla data di entrata in vigore della predetta legge, indipendentemente dalla condizione soggettiva di particolare disagio socio-economico dell'occupante e dalla mancata commissione di reati. L'Amministrazione comunale, nel valutare la richiesta di regolarizzazione, è tenuta a verificare la sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla legge, senza che il mero accertamento di taluni di essi possa integrare un positivo riscontro della domanda. Inoltre, l'occupazione abusiva di un alloggio di edilizia residenziale pubblica non determina in capo all'occupante una posizione di diritto soggettivo all'assegnazione in locazione semplice dello stesso o di altro alloggio, trattandosi di un bene pubblico la cui assegnazione avviene esclusivamente attraverso procedure concorsuali e nel rispetto dei requisiti di legge. Pertanto, il provvedimento comunale di rigetto della richiesta di regolarizzazione dell'occupazione sine titulo di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, in assenza dei prescritti requisiti di legge, non è illegittimo e non determina alcun diritto risarcitorio in capo all'occupante.