Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12507 del 24 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:12507PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di calunnia si configura quando l'agente, pur non essendo l'autore materiale della falsa denuncia, determina o rafforza l'altrui proposito criminoso, inducendo o confermando la persona fisica nell'incolpare ingiustamente un terzo di un reato. In tal caso, la condanna per il reato di calunnia può intervenire anche per un fatto diverso da quello originariamente contestato, purché il fatto storico addebitato all'imputato non muti nella sua essenza e l'imputato abbia avuto la possibilità di difendersi adeguatamente sul punto della riqualificazione giuridica. L'impedimento dell'imputato, anche se comprovato da certificato medico, non costituisce di per sé un motivo di legittimo e assoluto impedimento, dovendo essere valutato dal giudice in relazione alle concrete circostanze del caso. La massima di diritto che si ricava dalla sentenza è che il concorso morale nel reato di calunnia sussiste quando l'agente, pur non essendo l'autore materiale della falsa denuncia, determina o rafforza l'altrui proposito criminoso, inducendo o confermando la persona fisica nell'incolpare ingiustamente un terzo di un reato, e che in tal caso la condanna per il reato di calunnia può intervenire anche per un fatto diverso da quello originariamente contestato, purché il fatto storico addebitato all'imputato non muti nella sua essenza e l'imputato abbia avuto la possibilità di difendersi adeguatamente sul punto della riqualificazione giuridica, mentre l'impedimento dell'imputato, anche se comprovato da certificato medico, non costituisce di per sé un motivo di legittimo e assoluto impedimento, dovendo essere valutato dal giudice in relazione alle concrete circostanze del caso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI ((omissis)) - del 17/03/2015

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetan - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2420/2009 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 22/04/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo che ha concluso per l'inammissibilita';

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per accoglimento.

CONSIDERATO IN FATTO

1. (OMI…

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