Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12409 del 17 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12409PEN

Massima

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Il possesso di beni provento di furto, in assenza di una plausibile spiegazione circa la loro provenienza, integra il reato di ricettazione, anche in assenza di elementi probatori diretti circa la consapevolezza della illecita provenienza da parte dell'imputato. Infatti, l'elemento soggettivo del reato di ricettazione può essere desunto da qualsiasi elemento, anche indiretto, come l'omessa o non attendibile indicazione della provenienza del bene da parte del soggetto agente. Ciò non costituisce una deroga ai principi in tema di onere della prova, né un vulnus alle garanzie difensive, in quanto è la stessa struttura della fattispecie incriminatrice che richiede, ai fini dell'indagine sulla consapevolezza circa la provenienza illecita della "res", il necessario accertamento sulle modalità acquisitive della stessa. Pertanto, il possesso ingiustificato di beni di provenienza illecita, in assenza di una plausibile spiegazione, integra il reato di ricettazione, essendo sufficiente la mera disponibilità materiale del bene per fondare la responsabilità dell'imputato, salvo che questi non fornisca una giustificazione attendibile circa l'origine del possesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/10/2018 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MANTOVANO ALFREDO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CARDIA DELIA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO e CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La CORTE di APPELLO di ROMA, con sentenza in data 15/10/2018- dep. 20/11/2018, conf…

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