Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 403 del 2015

ECLI:IT:TARTOS:2015:403SENT

Massima

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Il piano urbanistico comunale, nel disciplinare le aree di proprietà privata, deve contemperare gli interessi pubblici di tutela e valorizzazione del paesaggio agrario con le esigenze edificatorie dei privati proprietari, nel rispetto dei principi di ragionevolezza, proporzionalità e non discriminazione. L'amministrazione comunale gode di ampia discrezionalità nella definizione delle destinazioni d'uso e degli indici edificatori, purché la scelta sia adeguatamente motivata in relazione agli obiettivi e alle previsioni del piano strutturale vigente. L'inserimento di un'area privata in zona agricola non contrasta con il piano strutturale, qualora questo preveda la ricostituzione e la salvaguardia del paesaggio agrario circostante, anche attraverso il mantenimento delle caratteristiche ambientali e paesaggistiche. In assenza di posizioni di affidamento qualificate, il privato non può vantare alcuna aspettativa edificatoria in relazione alla sola adozione del regolamento urbanistico, essendo rimessa all'amministrazione la facoltà di apportare modifiche fino all'approvazione definitiva dello strumento urbanistico. I principi di perequazione urbanistica, di cui all'art. 60 della L.R. n. 1/2005, trovano applicazione solo per le aree soggette a trasformazione urbanistica, non anche per le zone agricole o a destinazione invariata. La riadozione del regolamento urbanistico è necessaria solo quando le modifiche apportate dal Comune incidono sulle linee fondamentali dello strumento, determinando un nuovo progetto di piano, mentre non è richiesta per le variazioni di ambiti circoscritti e non essenziali.

Sentenza completa

N. 00236/2011
REG.RIC.

N. 00403/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00236/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 236 del 2011, proposto da:
Caseificio Maremma s.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. Riccardo Tagliaferri, con domicilio eletto presso il suo studio in Firenze, via degli Artisti n. 20;

contro

Comune di Follonica, rappresentato e difeso dall'avv. Stefania Sili, con domicilio eletto presso l’avvocato Carlo Catelani in Firenze, via Gustavo Modena n. 23;

per l'annullamento

del regolamento urbanistico di Follonica, approvato in parte con delibera del Consiglio comunale n. 52 del 10 ottobre 2010, pubblicata sul B.U.R.T. n. 45 del 10 novembre 2010, laddove prevede la disciplina d…

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