Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3350 del 24 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:3350PEN

Massima

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Il reato di minaccia a pubblico ufficiale di cui all'art. 336 c.p. si configura anche quando la condotta minacciosa, pur non avendo cagionato effetti intimidatori sulla persona offesa, sia comunque idonea a prospettare un male ingiusto tale da indurre il pubblico ufficiale a compiere un atto contrario ai propri doveri d'ufficio. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che il destinatario della minaccia sia stato in concreto intimidito, né che si sia verificato il risultato perseguito dall'agente, essendo sufficiente che la condotta abbia espresso una potenzialità costrittiva, valutata ex ante sulla base di un giudizio di idoneità della minaccia a produrre effetti intimidatori. Pertanto, la mera pronuncia di una frase minacciosa, anche in assenza di una reazione intimidita del pubblico ufficiale, integra il reato di cui all'art. 336 c.p. qualora tale espressione sia idonea a prospettare un male ingiusto tale da indurre il destinatario a compiere un atto contrario ai propri doveri d'ufficio. La valutazione della gravità della minaccia e della sua idoneità a produrre effetti intimidatori è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, il cui giudizio è incensurabile in sede di legittimità se sorretto da una motivazione congrua ed esente da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirella - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/11/2015 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MIRELLA AGLIASTRO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PICARDI ANTONIETTA, il quale ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ricorso presentato in data 5/07/2016 i difensori di fiducia di (OMISSIS) censu…

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