Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26892 del 15 giugno 2004

ECLI:IT:CASS:2004:26892PEN

Massima

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Il decreto di citazione a giudizio, emesso dal Pubblico Ministero, è idoneo a operare la "vocatio in iudicum" dell'imputato, indipendentemente dalla successiva sottoscrizione da parte dell'ausiliario del Pubblico Ministero, la quale assolve soltanto alla funzione di attestare l'autenticità dell'atto. La mancata sottoscrizione del decreto da parte dell'ausiliario non comporta alcuna nullità, non essendo tale conseguenza prevista dall'art. 555 c.p.p. né rientrante tra le previsioni generali di cui all'art. 178 c.p.p. Pertanto, il decreto di citazione a giudizio, emesso dal Pubblico Ministero, è valido ed efficace anche in assenza della successiva sottoscrizione da parte dell'ausiliario, in quanto l'atto risulta comunque riferibile alla volontà dell'organo legittimato ad emetterlo e ad esercitare l'azione penale. La sottoscrizione dell'ausiliario ha la sola funzione di certificare l'autenticità dell'atto, senza incidere sulla sua validità sostanziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SECONDA SEZIONE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.: LA CANNA PASQUALE - PRESIDENTE ESPOSITO ANTONIO - CONSIGLIERE CONZATTI ALESSANDRO - CONSIGLIERE PAGANO FILIBERTO - CONSIGLIERE MACCHIA ALBERTO - CONSIGLIERE ha pronunciato la seguente SENTENZA/ORDINANZA sul ricorso proposto da: 1) Al. Lu. n. il (...) avverso SENTENZA del 04/10/2001 CORTE APPELLO di FIRENZE visti gli atti, la sentenza ed il procedimento udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere ESPOSITO ANTONIO Udito il Procuratore Generale in persona del dr. Passacantando che ha concluso per il rigetto del ricorso Udito, per la parte civile, l'Avv. Udit i difensor Avv. OSSERVA Al. Lu. ricorre per Cassazione avverso la sentenza resa in data 4/10/2001 dalla Corte d'Appello di Firenze con la quale veniva parzialmente riformata la sentenza 6/2…

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