Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32128 del 24 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:32128PEN

Massima

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La parte offesa non è legittimata a proporre impugnazione avverso le sentenze di proscioglimento emesse ai sensi degli articoli 129 e 469 c.p.p., in quanto tali pronunce, non essendo idonee a pregiudicarla, non possono essere impugnate dalla stessa. Ciò in ragione del principio sancito dall'art. 652 c.p.p., che riconosce efficacia vincolante nel processo civile solo alle sentenze emesse a seguito di giudizio. Pertanto, il ricorso proposto dalla parte offesa avverso la sentenza di proscioglimento per mancanza di querela valida deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma a favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. BRUNO P. A. - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 137/2009 GIUDICE DI PACE di CESENA, del 29/09/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

RITENUTO IN FATTO

Co…

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