Consiglio di Stato sentenza n. 6656 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:6656SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area privata rientra nell'ampia discrezionalità della pubblica amministrazione nell'esercizio del potere di pianificazione territoriale, senza che sia necessaria una specifica motivazione in ordine al mutamento di destinazione, salvo che non sussistano posizioni soggettive qualificate meritevoli di particolare tutela. La scelta di classificare un'area come "verde privato", anche in contrasto con precedenti destinazioni edificatorie, è legittima in quanto volta a perseguire esigenze di riequilibrio del tessuto urbano e di tutela ambientale, rientrando tra le finalità proprie dell'attività di pianificazione urbanistica. La pianificazione urbanistica non si limita a coordinare le potenzialità edificatorie connesse al diritto di proprietà, ma costituisce un intervento dell'ente esponenziale sul proprio territorio finalizzato allo sviluppo complessivo e armonico dello stesso, tenendo conto sia delle esigenze abitative della comunità che dei valori ambientali e paesaggistici. Pertanto, la destinazione di un'area a "verde privato" non richiede una specifica motivazione, essendo coerente con i criteri generali di pianificazione volti a garantire un equilibrato rapporto tra aree edificate e spazi liberi, a tutelare l'ambiente e a promuovere uno sviluppo urbanistico sostenibile. La mancanza di una posizione soggettiva qualificata del proprietario dell'area, tale da far sorgere un affidamento meritevole di tutela, esclude l'obbligo per l'amministrazione di una motivazione particolarmente puntuale sulla scelta di destinazione urbanistica. Inoltre, la classificazione di un'area come "zona di completamento" nel previgente piano attuativo non comporta necessariamente il mantenimento di tale destinazione nel nuovo piano regolatore generale, rientrando tale scelta nell'ampia discrezionalità dell'ente pianificatore, purché coerente con i criteri generali di pianificazione.

Sentenza completa

N. 10252/2005
REG.RIC.

N. 06656/2012REG.PROV.COLL.

N. 10252/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello n. 10252 del 2005, proposto da
Corrado Carriero, rappresentato e difeso dall’avv. Giovanni Pellegrino, ed elettivamente domiciliato presso quest’ultimo in Roma, corso del Rinascimento n. 11, come da mandato a margine del ricorso introduttivo;

contro

Regione Puglia, in persona del presidente legale rappresentante pro tempore, non costituita in giudizio;
Comune di Monteroni di Lecce, in persona del sindaco legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Puglia, sezione staccata di Lecce, sezione prima, n. 4374 del 28 settembre …

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