Il decorso del termine annuale previsto dall'articolo 327 c.p.c. per l'impugnazione di una sentenza determina la decadenza dall'esercizio di tale diritto, indipendentemente dalla notificazione della sentenza stessa. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto oltre un anno dalla pubblicazione della sentenza, ma entro i sessanta giorni dalla sua notificazione, deve essere dichiarato inammissibile. Tale principio, affermato in modo costante dalla giurisprudenza di legittimità, si fonda sulla necessità di garantire la certezza dei rapporti giuridici e l'efficacia esecutiva delle decisioni giudiziali, evitando che l'impugnazione possa essere proposta a distanza di tempo dalla conclusione del procedimento. L'onere di impugnare tempestivamente la sentenza grava sulla parte soccombente, la quale deve attivarsi entro il termine perentorio stabilito dalla legge, a pena di decadenza dal relativo diritto. Pertanto, il mancato rispetto del termine annuale per l'impugnazione, anche qualora l'atto introduttivo del giudizio di legittimità sia stato notificato entro i sessanta giorni dalla comunicazione della sentenza, comporta l'inammissibilità del ricorso per cassazione.