Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27535 del 25 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:27535PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia o violenza, costringe la vittima a consegnargli denaro o altra utilità, procurandosi così un ingiusto profitto con altrui danno. Perché sussista il reato è necessario che la dazione di denaro o altra utilità sia stata determinata da una condotta minacciosa o violenta dell'agente, che abbia costretto la vittima a cedere contro la sua volontà, e che il profitto conseguito dall'agente sia ingiusto, ovvero non dovuto in base a un rapporto giuridico o contrattuale. La mera esistenza di un pregresso rapporto contrattuale tra le parti non esclude la configurabilità del reato, qualora l'agente abbia abusato della propria posizione di forza per ottenere un ulteriore profitto non dovuto. Inoltre, il reato sussiste anche quando l'agente, pur non avendo minacciato direttamente la vittima, abbia comunque approfittato di una situazione di bisogno o di soggezione psicologica della stessa per ottenere un ingiusto profitto. Infine, la condotta estorsiva può realizzarsi anche attraverso la minaccia di compiere atti leciti, come l'avvio di una procedura esecutiva, qualora tale minaccia sia finalizzata all'ottenimento di un profitto indebito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI M. B. - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5356/12 della Corte d'appello di Milano, 3a sezione penale;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Margherita B. Taddei;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, GIALANELLA Antonio, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione agli effetti penali; con rinvio al grado di appello per gli effett…

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