La nomina di giudici ausiliari d'appello, prevista dal D.L. n. 69/2013 convertito dalla L. n. 98/2013, è sospettata di illegittimità costituzionale per possibile contrasto con l'art. 106, comma 2, Cost., in quanto attribuisce a tali giudici onorari l'esercizio di funzioni giurisdizionali in organi collegiali. Pertanto, in attesa della decisione della Corte Costituzionale sulla questione di legittimità sollevata, il giudizio deve essere rinviato a nuovo ruolo, al fine di preservare il principio di indipendenza e imparzialità della magistratura, cardine essenziale dello Stato di diritto. La Corte di Cassazione, quale supremo organo di legittimità, ha il dovere di vigilare sulla corretta applicazione delle norme costituzionali che regolano l'ordinamento giudiziario, evitando che l'esercizio della funzione giurisdizionale possa essere affidato a soggetti privi dei necessari requisiti di professionalità e terzietà previsti dalla Costituzione.