Consiglio di Stato sentenza n. 2193 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:2193SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di un edificio pericolante per la pubblica incolumità, adottato dall'autorità comunale in via di urgenza e contingibilità, è legittimo anche se l'accertamento dello stato di pericolo risale a un periodo precedente, purché sia comprovato il perdurare della situazione di rischio e l'aggravamento delle condizioni statiche dell'immobile nel tempo, in assenza di interventi di messa in sicurezza da parte dei proprietari. L'amministrazione non è tenuta a procedere a nuovi accertamenti tecnici, essendo sufficiente il pregresso accertamento della pericolosità, salvo che non emergano elementi concreti e specifici che ne dimostrino il superamento. La demolizione non viola il principio di proporzionalità tra sacrificio imposto al privato e obiettivo pubblico, quando l'edificio presenti gravi carenze strutturali e la sua permanenza costituisca un pericolo imminente per la pubblica incolumità, non rimediabile con interventi di manutenzione o consolidamento. Il comportamento dell'amministrazione non è contraddittorio se l'autorizzazione per lavori di manutenzione è subordinata all'assunzione di responsabilità da parte del privato, e il procedimento espropriativo è finalizzato alla demolizione dell'immobile pericolante per realizzare opere pubbliche. L'omessa ottemperanza all'ordinanza contingibile e urgente precedente, in assenza di proposte alternative da parte dei proprietari, legittima l'adozione del provvedimento di demolizione.

Sentenza completa

N. 00611/2003
REG.RIC.

N. 02193/2014REG.PROV.COLL.

N. 00611/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 611 del 2003, proposto da:
Fabiani Silvana, rappresentata e difesa dagli avvocati Antonio Vianello, Renato Vanino, Carlo Pillinini e Luca Vianello, con domicilio eletto presso Luca Vianello in Roma, Lungotevere Marzio,1;

contro

Comune di Paularo, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avvocati Mario Ettore Verino ed Enrico Bulfone, con domicilio eletto presso Mario Ettore Verino in Roma, via Barnaba Tortolini, 13;
Tiepolo Sergio;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Friuli –Venezia Giulia, Trieste n. 704/2001, resa tra le parti, concernente demolizione di edificio peri…

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