Cassazione penale Sez. I sentenza n. 50621 del 16 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:50621PEN

Massima

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Il danneggiamento di una vetrina di un esercizio pubblico, esposta alla pubblica fede, integra il reato di danneggiamento aggravato ai sensi dell'art. 625, n. 7, c.p., anche se l'imputato aveva inizialmente agito con l'intento di commettere il reato di tentato furto, poiché, pur avendo successivamente desistito dal proposito di penetrare all'interno del negozio, ha comunque cagionato il danneggiamento della vetrina, bene giuridico meritevole di una tutela rafforzata in ragione della sua esposizione alla pubblica fede. La condanna per il reato di danneggiamento aggravato non comporta una violazione del principio di correlazione tra imputazione e sentenza, in quanto la condotta materiale di danneggiamento della vetrina era già compresa nella precedente contestazione, ancorché non esplicitamente qualificata come reato di danneggiamento aggravato. Ai fini della contestazione dell'accusa, infatti, ciò che rileva è la compiuta descrizione del fatto e non anche l'indicazione degli articoli di legge che si assumono violati. Pertanto, l'imputato ha avuto la possibilità di difendersi in relazione alla condotta di danneggiamento, trattandosi di un fatto già compreso nella precedente imputazione. Tuttavia, il reato di danneggiamento aggravato risulta estinto per intervenuta prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BONITO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4144/2011 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 23/04/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/10/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPRIOGLIO PIERA MARIA SEVERINA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento della sentenza senza rinvio per intervenuta prescrizione.

RITENUTO IN FATTO<…

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