Consiglio di Stato sentenza breve n. 7942 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:7942SENB

Massima

Generata da Simpliciter
Il carattere precario di un manufatto edilizio non dipende dalla tipologia costruttiva o dai materiali utilizzati, ma dall'uso cui lo stesso è destinato, nel senso che, se le opere sono dirette al soddisfacimento di esigenze stabili e permanenti, deve escludersi la natura precaria, a prescindere dai materiali utilizzati e dalla tecnica costruttiva applicata. La precarietà non va confusa con la mera stagionalità dell'utilizzo, poiché un uso ricorrente nel tempo non esclude la destinazione del manufatto al soddisfacimento di esigenze non eccezionali e contingenti, ma permanenti. Pertanto, l'installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, depositi, magazzini e simili, e non diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee, costituisce un intervento di nuova costruzione ai sensi dell'art. 3, lett. a), d.P.R. 380/2001, che richiede il previo rilascio del titolo edilizio, indipendentemente dalla loro localizzazione nell'ambito di un più ampio compendio turistico-imprenditoriale. Il carattere precario di tali manufatti non può essere desunto dalla mera amovibilità degli stessi, laddove in concreto, per la loro funzionalità ad attività od usi persistenti, essi non vengano mai rimossi. Inoltre, la possibilità di installare allestimenti mobili di pernottamento, quali caravan e case mobili per ospitare turisti sprovvisti di mezzi di pernottamento, senza titolo edilizio, prevista dall'art. 17, comma 4, della legge regionale 11/1999, è subordinata al mantenimento dei meccanismi di rotazione in funzione e all'assenza di qualsiasi collegamento permanente al terreno, condizioni che non ricorrono nel caso di specie, in cui le opere risultano stabilmente ancorate al suolo.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/10/2024

N. 07942/2024REG.PROV.COLL.

N. 06691/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 6691 del 2024, proposto da
Riva di Ugento S.p.A., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Leonardo Lavitola e Valeria Pellegrino, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Leonardo Lavitola in Roma, via Costabella n. 23;

contro

Comune di Ugento, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio De Giorgi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Pugli…

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