Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 4256 del 19 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:4256CIV

Massima

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Il contratto di appalto di opere pubbliche stipulato dalla Pubblica Amministrazione richiede la forma scritta ad substantiam, senza possibilità di sanatoria in caso di mancanza, in quanto gli atti negoziali della P.A. devono constare di manifestazioni formali di volontà, non surrogabili con comportamenti concludenti. L'ordinanza contingibile ed urgente del Sindaco, emanata ai sensi della normativa sulla protezione civile, non può esprimere la forma scritta contrattuale prescritta dalla legge, trattandosi di atto pubblico unilaterale il cui contenuto non indica i dati di natura negoziale. Pertanto, in assenza di un valido contratto scritto, l'impresa esecutrice dei lavori non può vantare un credito nei confronti della P.A. sulla base di tale ordinanza, salvo il ricorso all'azione di indebito arricchimento, la cui esperibilità è subordinata alla prova della sussistenza di tutti i relativi presupposti, tra cui la possibilità di distinguere le opere strettamente connesse all'ordinanza da quelle di mera ricostruzione edilizia. La valutazione dei presupposti per la compensazione delle spese di giudizio rientra nella discrezionalità del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMPANILE Pietro - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L. C. G. - Consigliere

Dott. MELONI Marina - Consigliere

Dott. PARISE Clotilde - Consigliere

Dott. CAIAZZO Rosario - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 19403/2015 proposto da:
(OMISSIS) S.a.s., in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende, unitamente all'avvocato (OMISSIS), con procura speciale in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del Ministro pro tempore, domiciliato in Roma, alla via Dei Portoghesi n. 12, presso l'Avvocatura Generale dello Stato che lo rappres…

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