Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3427 del 11 novembre 1986
ECLI:IT:CASS:1986:3427PEN
Massima
Massima ufficiale
L'art. 3 legge 27 dicembre 1956, n. 1423 (misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e per la pubblica moralita`), nell'indicare i soggetti destinatari di misure restrittive della liberta`, fa riferimento all'art. 1 stessa legge, sicche` deve dedursi che non si puo` sottoporre a misure di prevenzione una persona non indiziata di mafia (cui si puo` applicare la normativa della legge 31 maggio 1965, n. 575 - disposizioni contro la mafia), la quale non rientri in una delle categorie tipizzate nell'art. 1 suddetto. tale norma, infatti, richiama comportamenti obiettivamente identificabili, dai quali puo` desumersi la ricorrenza di una fattispecie di pericolosita` sociale, e pertanto si deve escludere ogni possibile riferimento ad una pericolosita` sociale generica, essendo stata questa espunta dalla sentenza della corte costituzionale 22 dicembre 1980, n. 177, ex art. 13 cost., in forza del quale non e` ammessa alcuna forma di restrizione della liberta` personale se non nei soli modi e casi previsti dalla legge, ex art. 25 cost. secondo cui nessuno puo` essere sottoposto a misura di sicurezza (cui sono comparabili quelli di prevenzione) se non nei casi previsti dalla legge. conforme: [p85\02457]
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