Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4224 del 1 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:4224PEN

Massima

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Il sorvegliato speciale sottoposto all'obbligo di soggiorno nel comune di residenza, che si allontani senza il preventivo avviso all'autorità di pubblica sicurezza, integra la fattispecie di violazione della misura di prevenzione di cui al D.Lgs. n. 159 del 2011, art. 75, commi 1 e 2, non potendosi considerare tale prescrizione come "aperta" o generica, in quanto il chiaro tenore letterale del decreto impositivo della misura impone al sorvegliato di non allontanarsi dalla propria dimora senza il preventivo avviso all'autorità locale di pubblica sicurezza. La valutazione circa l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., può essere effettuata dal giudice di merito anche con motivazione implicita, purché congrua e logica, tenendo conto degli indici di cui all'art. 133 c.p., comma 1, come la modalità della condotta, il grado di colpevolezza e l'entità del pericolo, senza che sia necessaria un'analitica disamina di tutti tali elementi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANCUSO Luigi - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - rel. Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Palermo del 29/09/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. GIORGIO POSCIA;
letta la requisitoria scritta rassegnata, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23 e succ. modd., dal Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. MOROSINI PIERGIORGIO, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Co…

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