La concessione di un'area cimiteriale da parte del Comune è soggetta al regime demaniale dei beni pubblici, il quale si atteggia in modo diverso rispetto alla ordinaria disciplina edilizia. Pertanto, il Comune può legittimamente prevedere nel proprio regolamento di polizia mortuaria la decadenza della concessione e l'acquisizione al patrimonio comunale del manufatto funerario realizzato in difformità dal progetto approvato, senza che ciò contrasti con la normativa statale in materia edilizia che prevede l'istituto dell'accertamento di conformità. Inoltre, il Comune può imporre ai concessionari obblighi, tra cui quello di realizzare la sepoltura entro un termine determinato, pena la decadenza della concessione, in conformità all'art. 92 del d.P.R. n. 285 del 1990. La mancata realizzazione della sepoltura nel termine prescritto o la realizzazione di opere in difformità dal progetto approvato legittimano pertanto il Comune a dichiarare la decadenza della concessione e ad acquisire il manufatto al proprio patrimonio, senza che ciò integri una violazione del principio di affidamento del privato, ove quest'ultimo non abbia fornito adeguata prova della risalenza delle opere difformi.