Il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione, anche attraverso l'associazione per delinquere e l'immigrazione clandestina di donne straniere, costituiscono gravi reati puniti con pene detentive e pecuniarie significative. La sussistenza di tali reati può essere accertata sulla base di elementi probatori quali agende, intercettazioni, documentazione e testimonianze, che dimostrino l'esistenza di un'organizzazione criminale finalizzata allo sfruttamento sessuale delle vittime, con la disponibilità di armi illegalmente detenute. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle risultanze processuali, il cui esame critico non è consentito in sede di legittimità, se non per verificare la logicità e la correttezza della motivazione. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente giustificato dalla gravità dei reati e dai precedenti penali degli imputati, senza che sia necessaria una specifica istanza di concessione in sede di appello.