Consiglio di Stato sentenza n. 3382 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:3382SENT

Massima

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Il diniego di concessione per la realizzazione di un accesso carrabile e di una recinzione ai margini di una strada provinciale, adottato dall'amministrazione competente sulla base di una corretta applicazione della normativa vigente in materia di distanze minime e di tutela della sicurezza della circolazione, è legittimo e non può essere derogato in ragione di una eventuale ridotta utilizzazione della strada da parte dei veicoli. L'amministrazione, infatti, è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento di diniego, evidenziando le specifiche ragioni ostative al mantenimento o all'apertura di un nuovo accesso, determinate dalla necessità di garantire la sicurezza della circolazione e la fluidità del traffico, senza che possano rilevare considerazioni di mera opportunità o di particolare situazione del richiedente. Il rispetto delle distanze minime prescritte dalla normativa regolamentare, finalizzate alla tutela dell'interesse pubblico alla sicurezza stradale, non può essere derogato nemmeno in presenza di strade poco trafficate, in quanto tali disposizioni non sono suscettibili di interpretazione estensiva o di applicazione flessibile in favore del privato. L'amministrazione, pertanto, nel valutare l'istanza di concessione, deve effettuare un'accurata istruttoria volta a verificare la sussistenza dei presupposti normativi per il rilascio del titolo, senza che possano assumere rilievo eventuali preesistenze di fatto non regolarizzate o altri elementi di mero fatto non idonei a superare le ragioni di interesse pubblico sottese alla disciplina vigente.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/04/2024

N. 03382/2024REG.PROV.COLL.

N. 07352/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7352 del 2019, proposto da Malavasi Paola, rappresentata e difesa dall'avvocato Giuseppe Bursi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Provincia di Modena, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Barbara Bellentani e Alessia Trenti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per l'Emilia Romagna (sezione prima) n. 128 del 7 febbraio 2019

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzion…

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