Cassazione penale Sez. V sentenza n. 50679 del 29 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:50679PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può fondare il proprio giudizio su elementi probatori che, secondo la consolidata giurisprudenza, sono ritenuti indicativi della partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, come il ruolo di intermediario in incontri tra esponenti mafiosi di spicco, l'equiparazione ad altri associati nel corso di conversazioni intercettate, nonché la frequentazione di luoghi di ritrovo di soggetti appartenenti all'organizzazione criminale. Tali elementi, pur se suscettibili di diverse interpretazioni da parte della difesa, non devono essere valutati secondo i medesimi criteri richiesti per il giudizio di merito, essendo sufficiente, ai fini cautelari, qualunque elemento idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Il giudice di merito, pertanto, non è tenuto a confutare espressamente tutte le deduzioni difensive, essendo sufficiente che la motivazione del provvedimento risulti logica e adeguata, anche attraverso il richiamo per relationem delle argomentazioni contenute nel provvedimento impugnato, a condizione che le contestazioni della difesa non siano idonee a disarticolare il percorso logico-giuridico seguito. Inoltre, l'interpretazione del linguaggio criptico o cifrato utilizzato dagli indagati nelle conversazioni intercettate costituisce una questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, la quale, se risulta logica in relazione alle massime di esperienza utilizzate, si sottrae al sindacato di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/04/2016 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCESCA MORELLI; lette/sentite le conclusioni del PG Dr. CASELLA GIUSEPPINA per l'accoglimento con rinvio;
Udito il difensore avv. (OMISSIS) e (OMISSIS), che chiedono l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Viene proposto ricorso avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Palermo che, pronunciandosi sulla …

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