Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23560 del 30 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:23560PEN

Massima

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La custodia cautelare in carcere per reati di associazione di stampo mafioso e reati aggravati ex art. 416-bis.1 c.p. è soggetta alla cd. "doppia presunzione" di cui all'art. 275 comma 3 c.p.p., per cui è disposta salvo che non risultino elementi dai quali emerga che non sussistono esigenze cautelari o che queste possano essere soddisfatte con altre misure. Tale presunzione può essere superata esclusivamente dalla prova della recisione dei legami con l'organizzazione criminosa, non essendo richiesto un giudizio di attualità delle esigenze cautelari, già normativamente insito nella disposizione speciale. Il decorso di un rilevante arco temporale privo di ulteriori condotte sintomatiche di perdurante pericolosità può rientrare tra gli "elementi dai quali risulti che non sussistono esigenze cautelari" ai sensi dell'art. 275 comma 3 c.p.p. La valutazione della sussistenza di tali elementi deve essere effettuata dal giudice in modo logico e adeguato, confrontandosi con le deduzioni difensive e le risultanze probatorie, senza ricorrere a valutazioni meramente ipotetiche o congetturali. In particolare, dichiarazioni rese dall'indagato in sede dibattimentale, anche se non confessorie, ma di chiaro tenore accusatorio nei confronti di sodali, possono costituire prova della recisione dei legami con l'organizzazione criminosa, incidendo sulla permanenza delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. CURAMI Micaela Sere - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. LANNA Angelo - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/12/2022 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO VALERIO LANNA;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dr. PASSAFIUME SABRINA, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS) del foro di NAPOLI, in difesa di (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento dei motivi di ricorso;
udito l'avvocato (OMISSI…

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