Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'esclusione della possibilità di appello avverso le sentenze di condanna alla sola pena della multa pronunciate dal giudice di pace, prevista dal D.Lgs. n. 274 del 2000, art. 37, non contrasta con i principi costituzionali. Tale scelta legislativa, volta a differenziare il regime impugnatorio in ragione della minore gravità dei reati attribuiti alla competenza del giudice di pace, non viola il diritto di difesa né il principio di uguaglianza, trovando giustificazione in ragioni di politica giudiziaria legate alla diversa valutazione della rilevanza sociale di tali reati. Pertanto, la mancata previsione di un secondo grado di giudizio di merito per le sentenze di condanna alla sola pena pecuniaria pronunciate dal giudice di pace non è costituzionalmente illegittima, essendo garantito comunque il riesame della vicenda processuale attraverso il ricorso per cassazione.