Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33475 del 3 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:33475PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di misure cautelari personali, può essere legittimamente desunto dalle modalità delle condotte contestate all'indagato, anche se risalenti nel tempo, senza che sia necessaria la dimostrazione dell'attualità e concretezza delle stesse condotte. Ciò in quanto l'attualità e la concretezza delle esigenze cautelari non devono essere confuse con l'attualità e la concretezza delle condotte criminose. Pertanto, il decorso di un certo periodo di tempo dai fatti per i quali è processo non esclude di per sé il concreto pericolo di recidiva, qualora emergano elementi oggettivi rivelatori di un persistente atteggiamento dell'indagato nei confronti della persona offesa, come nel caso di reiterate condotte caratterizzate da particolare violenza verbale e materiale. Tali elementi, unitamente all'eventuale aggravamento della misura cautelare intervenuto successivamente, possono giustificare la valutazione di proporzionalità delle misure applicate rispetto alla pericolosità del destinatario, anche in assenza di nuove condotte recenti. Eventuali progressi dell'indagato in altri ambiti, come il rapporto con il figlio minore, non sono di per sé idonei a escludere il concreto pericolo di reiterazione del reato di atti persecutori in danno dell'ex-coniuge, attesa la patologica dinamica del rapporto con quest'ultima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. SCARLINI Enrico Vittorio Stanislao - Presidente

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. MUSCARELLA Anna Maria Gloria - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Sa.An. nato a S il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 12/03/2024 del TRIB. LIBERTA' di CAGLIARI
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELA BIFULCO;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, GIUSEPPE SASSONE, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Nell'interesse di Sa.An. è stato proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza in epigrafe indicata, con la quale il Tribunale di Cagliari ha respinto l'appello avverso il provvedimento di rigetto della richiesta …

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