Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20438 del 9 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:20438PEN

Massima

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Il concorso di più soggetti nella realizzazione di condotte truffaldine, caratterizzate dall'utilizzo di artifici e raggiri idonei a indurre in errore le vittime e a procurare un ingiusto profitto, integra il reato di truffa continuata aggravata, anche qualora non sia provata la diretta percezione di somme di denaro da parte di uno dei concorrenti, essendo sufficiente il suo contributo causale alla realizzazione del disegno criminoso, attraverso il supporto e la collaborazione prestati all'altro concorrente. La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni delle persone offese, nonché della rilevanza e significatività degli elementi probatori acquisiti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti affetto da manifeste contraddizioni o illogicità. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche, così come la determinazione della pena, sono rimessi alla valutazione discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione non è censurabile in cassazione se non in caso di mero arbitrio o di ragionamento illogico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/02/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ZACCO FRANCA che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Palermo, con sentenza in data 11/06/2015, ha conda…

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