Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16718 del 3 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16718PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata ai danni dell'INPS si configura quando l'agente, mediante artifici o raggiri, induce in errore l'ente previdenziale inducendolo a compiere un atto di disposizione patrimoniale, come l'accettazione di una compensazione contributiva non dovuta, in conseguenza di una falsa rappresentazione della realtà. Ciò si verifica anche quando l'agente, sfruttando le previsioni normative che consentono la compensazione unilaterale di crediti contributivi, pone in essere condotte artificiose volte a far apparire come nuove assunzioni quelle che in realtà sono il mero trasferimento di lavoratori già alle dipendenze di altra impresa, al fine di ottenere indebitamente i relativi sgravi contributivi, in violazione dei presupposti di legge che richiedono l'incremento effettivo del numero di dipendenti a tempo indeterminato. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza e volontà di porre in essere tali condotte artificiose, a prescindere dalla circostanza che l'agente abbia accantonato in bilancio le somme corrispondenti agli sgravi conseguiti, atteso che tale comportamento non vale a dimostrare la buona fede, essendo piuttosto riconducibile alla volontà di occultare la natura fraudolenta dell'operazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TR. MA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 482/2006 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 15/05/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/03/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASUCCI Giuliano;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito, per le parti civili, l&#…

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