Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16376 del 15 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:16376PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il porto di un coltello fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, integra il reato di cui all'art. 4 della L. n. 110 del 1975. Il "giustificato motivo" rilevante ai fini della configurabilità del reato non è quello dedotto a posteriori dall'imputato o dalla sua difesa, ma quello espresso immediatamente, in quanto riferibile all'attualità e suscettibile di immediata verifica da parte della polizia giudiziaria. L'età avanzata dell'imputato e il suo timore di essere aggredito, se non accompagnati da circostanze concrete e credibili, non costituiscono giustificazioni idonee ad escludere la responsabilità penale. L'onere di allegare un giustificato motivo grava sull'imputato, il quale deve fornire elementi sufficientemente plausibili e verificabili, non essendo sufficiente una mera deduzione generica o ipotetica. La motivazione della sentenza di condanna, pur se stringata, resiste alle censure di vizio di motivazione, in quanto ha adeguatamente escluso la sussistenza di un giustificato motivo sulla base delle circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/06/2017 del Tribunale di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Roberto Binenti;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Cesqui Elisabetta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il Tribunale di Genova, con la sentenza in epigrafe, condannava (OMISSIS) al…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.