L'informativa antimafia interdittiva adottata dalla Prefettura, in applicazione degli artt. 84, 89-bis e 91 del D.Lgs. n. 159/2011, può essere revocata a seguito di un riesame che accerti l'insussistenza di concreti e attuali tentativi di infiltrazione mafiosa, in quanto l'Amministrazione gode di ampia discrezionalità in tale ambito, la quale deve essere esercitata nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza. Pertanto, qualora il riesame compiuto dalle competenti autorità interforze non rilevi elementi sufficienti a dimostrare il persistente rischio di infiltrazioni criminali, l'informativa interdittiva deve essere revocata, in quanto l'interesse pubblico alla prevenzione di tali infiltrazioni non può prevalere in modo assoluto e incondizionato sulle esigenze di tutela dell'attività economica del privato, dovendo essere adeguatamente bilanciato con il diritto di iniziativa economica e con il principio di proporzionalità dell'azione amministrativa. In tali ipotesi, l'Amministrazione è tenuta a riesaminare periodicamente la situazione al fine di verificare il permanere o meno dei presupposti per il mantenimento del provvedimento interdittivo, in ossequio ai canoni di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa.