Il Comune di Milano, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa, è tenuto a motivare in modo congruo e specifico il diniego di rinnovo della concessione di un esercizio commerciale storico e identitario per la Galleria Vittorio Emanuele II, valutando adeguatamente il bilanciamento tra l'interesse pubblico alla valorizzazione del complesso monumentale e il valore storico-culturale dell'attività insediata, senza limitarsi a enunciazioni generiche o astratte. Il provvedimento di diniego deve essere adottato dall'organo competente, nel rispetto del principio di tipicità degli atti amministrativi, e non può essere riedito in modo elusivo di un precedente provvedimento cautelare. L'Amministrazione deve altresì garantire il contraddittorio procedimentale e l'istruttoria completa, senza limitarsi a meri richiami a criteri astratti o a possibili futuri utilizzi degli spazi, senza adeguata motivazione in relazione al caso concreto.