Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2406 del 20 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2406PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di tentata estorsione aggravata dal numero delle persone è legittima quando risulta provato, sulla base di elementi di prova coerenti e logicamente giustificativi, che l'imputato ha partecipato attivamente alla condotta minacciosa, coordinandosi con gli altri concorrenti, nonostante l'assenza di un ingiusto profitto direttamente conseguito e l'entità contenuta del danno patrimoniale. La valutazione della prova da parte del giudice di merito, che abbia adeguatamente motivato il proprio convincimento, non può essere sindacata in sede di legittimità se non per manifesta illogicità o irragionevolezza. Inoltre, il termine per l'impugnazione della sentenza di condanna non è soggetto alla sospensione feriale dei termini, essendo tale sospensione limitata al solo deposito della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. DIDOMENICO Vincenzo - Consigliere

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RENZO Michele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LA. An., nato il (OMESSO) e ST. An., nato il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Potenza in data 24 ottobre 2003;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Udita la relazione svolta dal consigliere Dott. RENZO Michele;

Sentito il Pubblico Ministero, sost. proc. gen. Dott. GALATI Giovanni, che ha chiesto la declaratoria d'inammissibilita' del ri…

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