Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39524 del 3 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:39524PEN

Massima

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La presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p. per i reati di criminalità organizzata, può essere superata solo dalla prova, offerta dall'interessato, di elementi da cui desumere l'affievolimento o la cessazione di ogni esigenza cautelare. In assenza di tale prova, il giudice può motivare il mantenimento della misura cautelare facendo riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili, anche in presenza di un considerevole lasso di tempo tra la commissione del fatto e l'applicazione della misura, purché risulti che il sodalizio criminale di riferimento dell'imputato non sia stato disarticolato e che la pena complessivamente irrogata sia proporzionata alle esigenze cautelari. Inoltre, il mero decorso del tempo, in assenza di manifestazioni sintomatiche di cessata pericolosità sociale, non è sufficiente a superare la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, attesa la stabilità del vincolo associativo tipica dei reati di criminalità organizzata di stampo mafioso. Pertanto, il giudice non è tenuto a motivare specificamente sull'attualità del pericolo, essendo sufficiente il riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili ai fini della revoca o sostituzione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. BELMONTE Maria T. - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/03/2021 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BARBARA CALASELICE;
lette le conclusioni del PG Dr. GIORDANO LUIGI.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Lecce in funzione di riesame, con il provvedimento impugnato ha rigettato l'appello proposto, ex articolo 310 c.p.p., avverso l'ordinanza con la quale la Corte d'appello di Lecce aveva rigettato l'istanza di sostituzione o rev…

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