Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38448 del 1 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:38448PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale, funzionale all'adozione di misure di prevenzione patrimoniali, può essere fondato su elementi di prova e indizi tratti da procedimenti penali, anche se conclusi con sentenza di assoluzione irrevocabile. L'autonomia del procedimento di prevenzione rispetto a quello penale consente al giudice di avvalersi di un complesso quadro indiziario, senza che l'assoluzione penale comporti automaticamente l'esclusione della pericolosità sociale, purché siano valutati gli specifici motivi della pronuncia assolutoria. Pertanto, la sopravvenuta sentenza di assoluzione non costituisce di per sé "prova nuova" idonea a scardinare il giudizio di pericolosità già espresso, qualora gli elementi fattuali posti a suo fondamento trovino comunque conferma nel procedimento penale, anche se ritenuti insufficienti ai fini della condanna. Il diverso e più rigoroso standard probatorio richiesto per l'affermazione di responsabilità penale rispetto a quello fondante il giudizio di pericolosità non determina automaticamente la revoca della misura patrimoniale, specie quando l'assoluzione sia pronunciata per insufficienza della prova e in ragione della diversa latitudine del concetto di appartenenza ad associazione criminale, proprio del procedimento di prevenzione, rispetto a quello di partecipazione, proprio del procedimento penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 14/12/2016 della CORTE APPELLO di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere ANNA CRISCUOLO;
lette le conclusioni del PG, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. I difensori di (OMISSIS) propongono ricorso avverso il decreto indicato in epigrafe con il quale la Corte di appello di Roma ha rigettato la richiesta di revoca della confisca…

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