Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43001 del 22 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:43001PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene può essere disposto dal giudice quando sussistono il fumus commissi delicti, ovvero elementi sufficienti per ritenere che il reato sia stato commesso, e il periculum in mora, ossia il concreto pericolo che il bene possa essere disperso o alterato prima della decisione definitiva. Il giudice deve motivare adeguatamente la sussistenza di tali presupposti, senza che sia necessario che il proprietario del bene abbia avuto consapevolezza della provenienza delittuosa dello stesso. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di sequestro è ammesso solo per violazione di legge, non per censurare la valutazione nel merito operata dal giudice di merito, la cui motivazione deve essere esauriente e priva di lacune argomentative. Il mancato svolgimento di indagini difensive non costituisce vizio del provvedimento, essendo onere della difesa attivarsi autonomamente per acquisire elementi a proprio favore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CR. EL. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 24/2011 TRIB. LIBERTA' di PERUGIA, del 15/04/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 15 aprile 2011, il Tribunale di Perugia ha respinto la istanza di riesame avanzata nell'interesse di CR. El. avverso i…

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