Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11280 del 13 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:11280PEN

Massima

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Il diniego della circostanza attenuante della provocazione è legittimo quando il fatto ingiusto altrui che si assume abbia provocato la reazione dell'imputato non riveste carattere di ingiustizia obiettiva, contraria a regole giuridiche, morali e sociali, e la reazione dell'imputato risulta sproporzionata e connotata da una efferata modalità esecutiva, sintomatica di una cieca e violenta esplosione di ira. Parimenti, il diniego delle circostanze attenuanti generiche è giustificato dalla mancanza di elementi concreti che rendano meritevole una valutazione positiva, come l'assenza di ammissione di responsabilità, di resipiscenza e di collaborazione processuale, nonché dalla gravità e violenza della condotta, in assenza di fattori soggettivi favorevoli di particolare rilievo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 22653/2014 della Corte di Appello di Palermo in data 22/06/2016;
Visti gli atti e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'accoglimento con rinvio limitatamente all'esclusione della circostanza attenuante della provocazione e rigetto dei ricorsi nel resto;
Udito il difen…

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