Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19002 del 20 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:19002PEN

Massima

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Il giudice, nell'esaminare la richiesta di sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari, deve preliminarmente verificare la disponibilità del braccialetto elettronico e, in caso di esito negativo, valutare l'idoneità, adeguatezza e proporzionalità di ciascuna delle misure in relazione alle esigenze cautelari del caso concreto, senza che l'accertata indisponibilità del dispositivo elettronico possa automaticamente comportare l'applicazione della custodia in carcere o degli arresti domiciliari tradizionali. Nell'ipotesi in cui il giudice ritenga gli arresti domiciliari inidonei a contenere la pericolosità del soggetto, tale valutazione deve essere adeguatamente motivata sulla base di plurimi elementi, quali la gravità dei fatti contestati, la personalità dell'imputato, la sua inclinazione a comportamenti violenti e la sua incapacità di autocontrollo, nonché la ripresa delle condotte persecutorie dopo un precedente periodo di carcerazione, senza che assumano rilievo determinante circostanze come la riappacificazione con una delle persone offese o la distanza del domicilio dalle stesse, attesa la procedibilità d'ufficio dei reati e la molteplicità delle vittime. In tali ipotesi, il giudice può legittimamente ritenere la misura cautelare della custodia in carcere come l'unica idonea a fronteggiare adeguatamente il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/01/2017 del TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO CAPUTO;
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di Cassazione Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza deliberata in data 04/01/2017, il Tribunale del riesame di Caltanissetta ha …

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