Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49444 del 5 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:49444PEN

Massima

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La contestazione in fatto della circostanza aggravante prevista dall'art. 625, comma 1, n. 5 c.p., che ricorre quando il delitto di furto sia "commesso da tre o più persone", è legittima poiché tale fattispecie circostanziale si esaurisce nella mera indicazione di un dato materiale, ossia il numero di soggetti coinvolti nel reato, senza richiedere ulteriori valutazioni qualitative o quantitative. Pertanto, l'imputazione che contesti la partecipazione di più persone al fatto, senza necessità di ulteriori specificazioni, soddisfa il requisito della chiarezza e precisione dell'accusa, consentendo all'imputato di esercitare adeguatamente il proprio diritto di difesa. La contestazione in fatto di circostanze aggravanti è ammissibile quando gli elementi costitutivi della fattispecie circostanziale sono descritti in modo tale da permettere all'imputato di comprenderne il contenuto e difendersi su di essi; ciò non richiede necessariamente l'indicazione di tutti i dettagli fattuali, essendo sufficiente l'enunciazione degli elementi essenziali. Il giudice di merito, nel motivare il diniego delle circostanze attenuanti generiche, non è tenuto a esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti, essendo sufficiente che faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, restando disattesi o superati tutti gli altri. La valutazione circa la sussistenza dei presupposti per la concessione della sospensione condizionale della pena rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in cassazione se priva di vizi logici manifesti, salvo che il ricorrente abbia specificamente dedotto l'assenza dei requisiti di legge per l'applicazione del beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SCARLINI Enric - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/10/2018 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TASSONE KATE;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento con rinvio con riguardo al quarto motivo limitatamente alla sospensione condizionale della pena. Rigetto nel resto.
RITEN…

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