Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8909 del 29 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:8909PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si caratterizza per il rapporto di stabile e organica compenetrazione dell'agente con la struttura organizzativa del sodalizio, idoneo a dimostrare la sua messa a disposizione in favore del gruppo per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale partecipazione può desumersi da indicatori fattuali, quali i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di osservazione e prova, l'affiliazione rituale, la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici fatti concludenti rivelatori di un ruolo dinamico e funzionale all'interno dell'aggregato criminale, senza alcun automatismo probatorio, in relazione allo specifico periodo temporale contestato. Il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando l'azione violenta si risolve in coazione fisica e psichica della vittima, impedendole di perseguire i propri interessi economici nel modo ritenuto più opportuno, a prescindere dall'effettiva congruità del prezzo pattuito. L'elemento dell'ingiusto profitto con altrui danno è insito nel fatto stesso che il contraente sia stato costretto al rapporto negoziale in violazione della propria autonomia contrattuale. Il reato di scambio elettorale politico-mafioso si perfeziona con il semplice accordo, a prescindere dalla sua concreta realizzazione, in cui un soggetto accetta la promessa di procurare voti mediante le modalità di cui all'art. 416-bis, comma 3, c.p., in cambio dell'erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di altra utilità. L'esistenza dell'intesa può desumersi anche in via indiziaria, mediante la valorizzazione di indici fattuali sintomatici della natura dell'accordo, quali la fama criminale del procacciatore, l'assoggettamento alla forza intimidatrice promanante dagli affiliati all'associazione mafiosa e l'utilità del loro apporto per il reclutamento elettorale nella zona d'influenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere Rel.

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Ca.Ag. nato a C il (Omissis)
Ca.Pa. nato a S il (Omissis)
Co.Pa. nato a C il (Omissis)
Se.Ma. nato a C il (Omissis)
Za.An. nato a C il (Omissis)
avverso la sentenza del 16-06-2022 della CORTE APPELLO di NAPOLI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO SIANI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, ROBERTO ANIELLO che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilità di tutti i ricorsi;
uditi i difensori:
l'avvocato MA. DI. FU. ha chie…

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